a young caucasian man wearing a gray suit seated at an office desk full of charts and financial balances holds a burlap money bag with the euro currency sign in his hand
Esclusione dal divieto di sconto in fattura e cessione del credito per gli interventi in edilizia libera, per gli interventi in variante, per i lavori effettuati nelle zone “sisma”, per quelli realizzati da IACP, cooperative, ONLUS e per gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche. OK allo sblocco di sconto in fattura/cessione del credito anche per l’acquisto di immobili ristrutturati o ricostruiti, agevolato il Bonus al 50% o con il Sismabonus acquisti, se al 16 febbraio 2023 è stato richiesto il titolo abilitativo.
Queste, ed altre, sono le novità introdotte dalla legge 11 aprile 2023, n. 38 di conversione con modificazioni, del DL 11/2023 (vedi ns. Circolare n. 169/C/2023 del 06.04.2023), recante “Misure urgenti in materia di cessione dei crediti di cui all’articolo 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77” pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 85 dell’11 aprile 2023.
Oltre alle numerose deroghe che hanno mitigato il blocco della cessione del credito e dello sconto in fattura introdotto dal D.L. 11/2023, la legge di conversione è intervenuta sulla disciplina dei bonus edilizi, con diverse modifiche sul testo originario.
Come richiesto dall’ANCE è stata accolta la proroga, dal 31 marzo al 30 settembre 2023, della possibilità di fruire del Superbonus al 110% per interventi agevolati su unifamiliari e unità indipendenti all’interno di edifici plurifamiliari, sempre a condizione che, al 30 settembre 2022, sia stato realizzato almeno il 30% dell’intervento complessivo.
Diverse le modifiche relative all’utilizzo dei bonus in dichiarazione o come crediti di imposta. Per gli interventi agevolati con il Superbonus, il Bonus barriere architettoniche al 75% e il Sismabonus (compreso, il Sismabonus acquisti), viene ammessa la facoltà di ripartire in 10 anni (anziché in 4/5 anni) i crediti d’imposta derivanti dalle comunicazioni di cessione o di sconto in fattura inviate all’Agenzia delle entrate entro il 31 marzo 2023 e non ancora utilizzati. Riguarda, invece, solo i beneficiari del Superbonus che hanno sostenuto le spese agevolate nel 2022, la facoltà di rateizzare la detrazione in 10 anni a partire dalla dichiarazione dei redditi 2023.
Alle banche cessionarie che abbiano esaurito la propria capienza fiscale viene, invece, riconosciuta la possibilità di convertire i crediti d’imposta derivanti da spese sostenute nel 2022 in buoni poliennali del tesoro – BTP, con scadenza non inferiore a 10 anni.
Diversi i chiarimenti di natura interpretativa che hanno sciolto alcune questioni dubbie, dalla non obbligatorietà dei SAL per la liquidazione delle spese agevolate coi bonus ordinari, alla possibilità di compensare i debiti contributivi con i crediti fiscali, compresi quelli da bonus edilizi.
Nel Dossier riepilogativo, che si invia in allegato oltre al testo della legge pubblicata in GU, è contenuta l’illustrazione delle principali novità contenute nella legge 38/2023.