Gentili Associati,
vi informiamo che, anche per l’anno 2025, è possibile accedere al credito d’imposta per investimenti nella ZES Unica per il Mezzogiorno, come disciplinato dall’art. 16 del D.L. 124/2023, come prorogato dalla Legge di Bilancio 2025 (art. 1, commi 485-491).
- Scadenze principali
- Prenotazione credito d’imposta: dal 31 marzo al 30 maggio 2025 (comunicazione telematica tramite software “ZES2025”);
- Comunicazione integrativa (a pena di decadenza): dal 18 novembre al 2 dicembre 2025;
- In caso di scarto della comunicazione, è ammessa ritrasmissione entro il 4 giugno 2025 per le richieste inviate tra il 26 e il 30 maggio.
- Imprese beneficiarie
- Tutte le imprese, a prescindere dalla forma giuridica e dal regime contabile;
- Operanti nella ZES Unica (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Abruzzo);
- Non in stato di liquidazione o difficoltà;
- Non attive nei settori esclusi (siderurgia, carbone, energia, credito/finanza/assicurazioni, banda larga, trasporti, ecc.).
- Investimenti ammissibili
- Beni strumentali nuovi (macchinari, impianti, attrezzature);
- Terreni e immobili strumentali (max 50% del valore dell’investimento complessivo);
- Progetti iniziali: nuovi stabilimenti, ampliamenti, diversificazioni, ristrutturazioni;
- Importo minimo: € 200.000 – Massimo: € 100.000.000.
- Procedura operativa
- Invio della comunicazione per la fruizione;
- Invio della comunicazione integrativa con indicazione della realizzazione degli investimenti;
- Pubblicazione della percentuale effettivamente riconosciuta (entro il 12 dicembre 2025);
- Certificazione del revisore legale dei conti per alcuni investimenti;
- Verifica antimafia per crediti superiori a € 150.000.
- Fruizione del credito
- Utilizzabile esclusivamente in compensazione F24 (codice tributo 7034);
- Fruibile solo dopo pubblicazione della percentuale spettante da parte dell’Agenzia delle Entrate;
- Obbligo di invio documentazione via PEC: creditoimpostazes@pec.agenziaentrate.it.
- Plafond disponibile
- Plafond complessivo: 2,2 miliardi di euro;
- Possibile integrazione da fondi UE 2021–2027 su richiesta delle Regioni entro il 15 gennaio 2026.