L’Agenzia delle Entrate sì è pronunciata in questi termini con la Risposta 290 del 2022 con cui sono stati ammessi all’agevolazione potenziata i proprietari di 2 unità immobiliari (una a uso abitativo A/2 e l’altra C/1) funzionalmente indipendenti site in un edificio che solo a fine lavori, con il cambio di destinazione d’uso, avrebbe raggiunto la prevalente destinazione residenziale, con la realizzazione di tre unità residenziali. Con la risposta l’Agenzia offre due chiarimenti in tema di calcolo della prevalente superficie residenziale che, si ricorda, va considerata per poter ammettere al Superbonus anche i proprietari di unità non residenziali che sostengono le spese per le parti comuni.
In particolare nella risposta viene chiarito che:
Diversamente, l’Agenzia ricorda che i limiti di spesa ammessi al Superbonus vanno calcolati sulla situazione esistente all’inizio dei lavori. Pertanto nel caso di specie e cioè 2 unità iniziali, di cui solo 1 con destinazione residenziale, e 3 unità finali tutte residenziali, i limiti verranno riferiti alle sole 2 unità iniziali.
Accanto a questa precisazione, ultimamente, l’Agenzia delle Entrate ha reso numerose altre risposte chiarendo diversi aspetti applicativi del Superbonus come, ad esempio:
Dunque, considerata la frequenza con cui vengono pubblicate le risposte dell’Agenzia delle Entrate in tema di Superbonus, l’ANCE ha predisposto il Dossier riepilogativo allegato, che raccoglie i principali chiarimenti, espressi in forma sintetica, contenuti nei più recenti documenti di prassi.