Cari Colleghi,
torno sulla questione relativa all’applicazione dell’art.1, comma 5, del decreto Taglia crediti (DL 39/2024-legge 67/2024), che ha imposto ulteriori condizioni per l’esercizio delle opzioni per la cessione del credito e per lo sconto in fattura per i lavori già autorizzati alla data del 17 febbraio 2023, per comunicarvi la disponibilità dell’Ance a fornire eventuale supporto in caso di accertamenti fiscali legati all’operatività di tale norma.
Come sapete, infatti, l’Agenzia delle Entrate, seppur più volte sollecitata, non ha fornito alcuna indicazione interpretativa sulla condizione apposta di recente, la quale prevede che, per continuare ad esercitare le suddette opzioni, è necessario non solo aver presentato la CILAS al 17 febbraio 2023 ma anche aver sostenuto spese, comprovate da fattura, per lavori già eseguiti alla data del 30 maro 2024.
La mancanza di indirizzi di prassi sul punto, a chiarimento del concetto di “spese sostenute per lavori già eseguiti”, mette a rischio tutte quelle situazioni nelle quali, seppur i lavori edili non fossero materialmente iniziati alla suddetta data, erano state comunque poste in essere le attività prodromiche con sostenimento dei relativi costi.
A tutela di queste situazioni ci rendiamo disponibili a fornire supporto alle imprese che si dovessero trovare coinvolte in eventuali verifiche fiscali, per aver esercitato le citate opzioni in assenza delle condizioni ricavabili da una lettura stretta del dettato normativo, e che volessero intraprendere le vie legali impugnando l’atto d’accertamento dinnanzi alla Corte di Giustizia Tributaria di primo grado.
Per qualsiasi necessità, vi prego di far riferimento alla Direzione (direttore@ance.rg.it).
Nel riservarmi di tenervi aggiornati su eventuali ulteriori sviluppi della questione, vi invio i miei più cari saluti.